SIGEV: la rinascita dell’idroelettrico – Mercoledì della ricerca, secondo appuntamento

Mercoledì della ricerca: secondo appuntamento.
29 ottobre 2014, aula Ce DII, Padova.

Relatore: Ing. Augusto Lorenzo Rossi

locandina secondo incontro sigev

 

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Per il secondo incontro dei mercoledì della ricerca abbiamo avuto come ospite l’Ing. Augusto Lorenzo Rossi che ci ha presentato il progetto SIGEV (Sistema Idroelettrico Gallo-Engadina- Venosta) che costituisce una serie di impianti per lo sfruttamento delle acque dell’alto bacino dell’Inn, regolamentate dalla convenzione italo-svizzera del 1957.

Il progetto è attuabile grazie al diverso profilo altimetrico della Val Venosta rispetto a quello della Valle dell’Inn e prevede la derivazione di 50 mc/s (valore minimo) di acqua dall’alto bacino dell’Inn.
Il SIGEV si fonda su un sistema di serbatoi, impianti e opere idrauliche in parte già esistenti, in parte da potenziare e altri da realizzare ex novo (l’intervento maggiore è costituito dalla costruzione della diga di Grazia del Gallo e la seguente formazione di un lago artificiale in un area non antropizzata a circa 2000 m slm).

Il progetto ha un costo complessivo delle opere di circa 1,6 miliardi di € ed è realizzabile in due fasi con elevate quote di autofinanziamento e produrrebbe, a regime, 8,5 miliardi di kWh/anno (l’insieme di tutte le centrali legate al Piave produce annualmente circa 3 miliardi di kWh).

L’insieme degli impianti, tranne la diga di Grazia del Gallo, sarebbe realizzato in galleria e quindi non visibile e si avrebbero ulteriori ricadute positive:

  • Si aumenterebbe il contributo delle rinnovabili con conseguente riduzione delle emissioni di gas serra;
  • Si avrebbe un effetto positivo sulla regimazione idraulica del bacino Adige-Garda;
  • Si incrementerebbero gli usi irrigui nella Val Venosta e nella Pianura Padana;
  • Si ottimizzerebbe il funzionamento della rete elettrica nazionale;
  • Si favorirebbe un ulteriore sviluppo turistico della valle di Livigno.La domanda di concessione è stata presentata alla provincia di Sondrio il 17/07/2004 e la commissione italo-svizzera di sorveglianza sull’accordo del 1957 ha dato parere favorevole. Tuttavia il procedimento resta tuttora aperto.

►Link utili:
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Il video lo trovate qui.