L’opinione di chi lavora sul campo: l’ingegnere di processo

6 maggio 2015, ore 16.30, aula Ve, Dei
Incontro con la ricerca, 14° incontro

Ospite: Ing. Andrea Camporese

Locandina Camporese

Argomenti trattati
Nel quattordicesimo incontro con la ricerca l’ing. Andrea Camporese ci ha raccontato la sua esperienza e le scelte di vita che ha fatto e l’hanno portato a diventare direttore tecnico di ENER MAC. Ci ha dato modo di capire meglio quale sia il lavoro di un processista e ci ha riferito le sue opinioni su alcune nostre domande riguardo tale lavoro e il mondo universitario.

Ciò che più lo spinge a parlare con gli studenti sono gli interrogativi che si ricorda aver avuto quando stava studiando:  Come sono fatte le cose che studio? A cosa mi servono queste conoscenze? Che lavoro potrò andare a fare e cosa offre il mondo lavorativo per un ing. Energetico?

Il processista è quell’ingegnere che lavora in campo energetico a stretto contatto con ingegneri elettrici, meccanici, dell’automazione etc. facendo loro da supervisore e talvolta si occupa anche degli aspetti commerciali. Cosa importante, che può fare la differenza, ma che spesso viene dimenticata, è lo stare a contatto con le basi della produzione, sia per vedere ciò che viene effettivamente progettato come funziona, sia perché gli operai a volte riescono a dare spunti che stando in ufficio è impossibile ricevere. L’ingegnere dovrebbe quindi seguire ogni fase del processo in modo da potersi migliorare ed essere veramente consapevoli di ciò che si fa.

Per la sua vita professionale ritiene di aver avuto due grandi fortune che quindi consiglia a tutti noi:
-come studenti: andare a fare un’esperienza all’estero come quella Erasmus
-come neo assunto: trascorrere un periodo in cantiere in cui si riesce ad acquisire un’esperienza tale in così poco tempo che è difficile ottenere altrimenti. Esperienza che, evidentemente, poi fa la differenza per un neolaureato.

Alcune domande dei presenti:

  • Che mancanze vedi negli ingegneri solitamente? Competenze operative.
  • Cosa dobbiamo, quindi, fare noi come studenti? Incuriosirsi e avere voglia di mettersi in gioco. Fare ciò che l’università offre.
  • Hai capito subito qual era la tua strada appena hai iniziato a lavorare? No, ero semplicemente contento di aver trovato lavoro. Poi me ne sono convinto sempre più anche grazie alle persone che mi hanno formato.
  • Che strumenti usi principalmente? Carta, penna e matita. Ogni tanto fogli di calcolo di Excel o CAD. Il processista dà gli input che gli altri poi svilupperanno.

►Link Utili
Qui potete trovare il video youtube della conferenza.