130 anni di sviluppi dalla guerra delle correnti tra Edison e Tesla: le grandi tappe della distribuzione elettrica

Martedì, 11 ottobre ore 16.30, aula D_pt, Vallisneri.
Incontro con la ricerca, 1° appuntamento primo semestre

L’OSPITE

Massimo Guarnieri è professore ordinario presso il Dipartimento di Ingegneria Industriale dell’Università di Padova. Tiene i corsi di “Elettrotecnica” per la laurea triennale di Ingegneria dell’Energia e “Storia della tecnologia” per la laurea magistrale in Ingegneria Elettrica. Ha lavorato come ricercatore presso il consorzio RFX di Padova, e attualmente si occupatra le altre cose di strategie e tecnologie per l’accumulo energetico.

► ARGOMENTI TRATTATI
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La distribuzione dell’energia elettrica che collega una grande centrale di produzione fino alle singole utenze, domestiche e industriali, non è sempre stata la soluzione: inizialmente l’energia elettrica veniva autoprodotta.  Le prime reti di distribuzione a scopo commerciale sono da attribuire a T. A. Edison, nel 1882 a Londra e New York, in corrente continua. A queste ne seguirono altre un po’ in tutta Europa, e fra le prime si cita quella di Milano del 1883. La rete di New York, che serviva ad alimentare le lampade per l’illuminazione notturna, era strategicamente collocata nei pressi di Wall Street, favorendo l’interesse di grandi finanziatori che avrebbero poi dato un contributo allo sviluppo di questo settore. Lo svantaggio delle linee in continua, che si stavano diffondendo un po’ in tutto il mondo occidentale, era, oltre alla bassa tensione di alimentazione, la diretta dipendenza della potenza dissipata dalla lunghezza delle linee; i rendimenti di trasmissione di queste prime linee non superavano il 50%. Un altro grande protagonista della storia della corrente continua è lo svizzero René Thury il quale contribuì allo sviluppo di linee in tutta Europa a livelli di tensione molto più elevati (fino a 125 kV per 230 km nel 1913).

Altro settore parallelo a quello della continua è la corrente alternata: nel 1852 nasce l’alternatore con il francese Nollet, non ancora pronto per essere commercializzato. Nel 1882 viene invece brevettato il primo trasformatore, chiamato generatore secondario, antenato dei moderni trasformatori, che permetteva di trasmettere l’energia elettrica ad alti livelli di tensione e di distribuirla invece in bassa tensione alle utenze in sicurezza. L’utilizzo della corrente alternata per le grandi distanze non conosce la stessa fortuna della corrente continua in un primo momento, ma continuano gli studi con la scoperta del campo magnetico rotante e del “cosfi” (G. Ferraris). A Londra Ferranti realizza un impianto record per l’alternata all’epoca per alimentare Londra, 10 kV e 11 km di lunghezza. Con l’introduzione del trifase si dimostra, presso l’esposizione internazionale di Francoforte del 1891 e la realizzazione di una linea trifase da 175 km, che la trasmissione di grandi potenze su grandi distanze è vantaggiosa in questo caso. In America, Westinghouse è il grande protagonista della nascita e sviluppo dell’alternata: acquista i brevetti europei per le macchine rotanti e ingaggia Tesla come consulente, insieme realizzeranno il primo motore ad induzione pronto per essere commercializzato.

Alla fine del XIX secolo la comunità scientifica è divisa dal conflitto per la scelta fra corrente alternata e corrente continua: anche tramite scorrettezze e dispetti ciascuno schieramento cerca di far prevalere la propria idea. Alla fine è la corrente alternata a imporsi per la sua grande versatilità, e la sua vittoria è sancita dalla nascita della General Electric nel 1892, dalla fusione di due grandi aziende, una nel campo dell’alternata e una nel campo della continua, e che punterà proprio sulla prima. Nel 1893 Westinghouse vince l’appalto per la realizzazione di una centrale idroelettrica presso le cascate del Niagara, bifase, da 2.5 MW, che in seguito verrà potenziata e dotata di sistema trifase fino a produrre 1/5 della totale potenza elettrica degli Stati Uniti. Si cita infine la centrale di Paderno d’Adda, collegata a linea di distribuzione da 13.5 kV a 42 Hz e la più grande in Europa, che dà il via all’industrializzazione della Pianura Padana.

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