Una chiacchierata con l’Avvocato dell’Atomo


Giovedì 11 Novembre 2021 si è tenuto l’evento “Nucleare: Una chiacchierata con l’Avvocato dell’Atomo”, in cui abbiamo ospitato Luca Romano e Fulvio Buzzi, proprietari delle pagine Facebook ed Instagram dell’Avvocato dell’Atomo.


L’Evento

Nella prima parte Luca ci ha spiegato lo stato attuale dell’energia nucleare nel mondo e i possibili sviluppi futuri. Al momento si contano infatti 442 reattori operativi, divisi in 32 paesi nel mondo, per un totale di circa 400 GW installati. In tutti gli scenari futuri la presenza del nucleare è però destinata a crescere per raggiungere gli obiettivi di decarbonizzazione, fino a raddoppiare la potenza installata totale, arrivando così a 800 GW.

Dal punto di vista dei costi, le centrali nucleari presentano un levelized cost of energyI (LCOE) molto basso, ammesso però che i tassi di interesse restino bassi lungo tutto il periodo di attività delle centrali e quindi che ci siano incentivi governativi costanti. La costruzione delle centrali rappresenta infatti  la maggior parte del costo totale, mentre il combustibile nucleare va ad incidere solo per il 5-6 % del prezzo dell’energia elettrica, a differenza del carbone e del gas che arrivano al 78 e 76 % rispettivamente. Questo significa che i prezzi dell’energia sono meno influenzati dalle fluttuazioni del mercato e dal rincaro degli approvvigionamenti. la fissione nucleare resta quindi un metodo di produzione dell’energia elettrica a basso rischio, impatto ambientale minimo e con costi accessibili.

Nella seconda parte Fulvio ci ha invece parlato di una possibile integrazione tra nucleare e fonti rinnovabili. Non è infatti possibile fornire tutta l’energia elettrica attraverso il solo utilizzo di fonti rinnovabili: le biomasse hanno bassissima densità energetica e le piantagioni occuperebbero troppo spazio, le risorse idroelettriche e geotermiche sono state in gran parte sfruttate mentre l’eolico e il solare hanno un capacity factor troppo basso, necessitando quindi di un enorme accumulo di energia sia giornaliero che stagionale. Avendo quindi in Italia un carico che non scende mai sotto i 20 GW durante l’intera durata dell’anno, si potrebbe pensare di installare centrali nucleari per coprire quel fabbisogno costante ( si tratta di 175 TWh annui, all’incirca pari all’energia totale prodotta dai combustibili fossili).

Infine sono state trattate le tecnologie attualmente in studio, a partire dai reattori raffreddati tramite sodio o piombo liquidi, i reattori fertili, gli Small Module Reactor che permettono di avere reattori di piccole dimensioni più facilmente trasportabili. È stato fatto poi un cenno anche alla fusione nucleare, che però non potrà essere la soluzione per i vari decenni, in quanto il progetto ITER che inizierà nel 2025 servirà solo come prototipo per creare DEMO, il primo reattore da cui si spera di poter generare energia da immettere in rete.


Gli Ospiti

Luca Romano si è laureato in Fisica Teorica a Torino e ha conseguito un master in Giornalismo Scientifico a Ferrara. Ad Aprile 2020 ha aperto la pagina Facebook “L’Avvocato dell’Atomo”, in cui fa divulgazione scientifica sulla convenienza e sicurezza dell’energia nucleare. Il format è poi approdato anche su Instagram agli inizi del 2021. In totale le pagine hanno accumulato 80.000 follower.

Fulvio Buzzi è laureato con lode in Ingegneria Meccanica presso l’Università di Pisa, dove sta svolgendo un dottorato di ricerca mentre assiste Luca nella gestione delle pagine Facebook ed Instagram. Ha 2 pubblicazioni all’attivo su riviste internazionali.