Preparing for large-scale solar deployment

Dopo gli accordi di Parigi, le più grandi economie del mondo si sono impegnate ad adottare modelli di sviluppo più sostenibili, per scongiurare il superamento dei fatidici due gradi. Ciò significa che una percentuale sempre crescente del consumo energetico dei paesi firmatari dovrà essere coperta da fonti rinnovabili.

Un gruppo di ricerca del MIT ha condotto delle simulazioni, con due diversi software, per cercare di capire come la penetrazione delle RES (in particolare il fotovoltaico) impatterà sull’equilibrio della rete e del mercato. I risultati hanno evidenziato come l’avvento della generazione distribuita comporterà seri problemi tecnici ai gestori delle reti, che dovranno investire pesantemente per rinforzare o riconfigurare il sistema, con un conseguente aumento dei costi.

Anche per i produttori le notizie non sembrano buone: gli scienziati prevedono che le grandi centrali a carbone o petrolio e quelle nucleari verranno presto dismesse, mentre quelle a gas rivestiranno un ruolo cruciale nel soddisfare le domanda di energia nelle ore di scarsa insolazione o ventilazione. Chi invece oggi produce già da fotovoltaico potrebbe in futuro vedersi ridurre i propri ricavi, a causa del nuovo assetto che il mercato energetico dovrà assumere; ciò potrebbe rendere poco remunerativi gli ulteriori investimenti in tale tecnologia. Tutti questi problemi potrebbero tuttavia sparire, qualora diventasse disponibile un sistema di accumulo economico ed efficiente.


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