Energy Talks

Accelerare la scienza: l’esperimento LHC del CERN di Ginevra

Mercoledì 20 maggio 2015, ore 16:30, aula Ve, DEI
Nel 2008 entra in servizio l’acceleratore LHC e accelera fino a 14000 Gev ultimo componente inserito nel complesso del CERN. Per studiare strutture composite con energie di legame data serve un acceleratore che sia capace almeno di accelerare particelle fino a quella data quantità di energia. Il reattore toroidale di diametro 27 km è composto da 1230 magneti da 13 ton l’uno ed è costituito da 2 tubi a vuoto spinto. Enormi bobine da 11700 A generano 8,4 T di campo magnetico e necessitano di un importante impianto di raffreddamento per essere mantenuti ad una temperatura pari a 1,9 K (temperatura alla quale manifestano un comportamento superconduttivo).

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Il governo dell’energia

Mercoledì 22 aprile 2015, ore 16.30, aula Ve, DEI.
Il tredicesimo appuntamento del ciclo Incontri con la Ricerca ha visto l’analisi delle liberalizzazione del mercato dell’energia da un punto di vista prettamente politico. Fabio Bulfone della EUI, dottorando in scienze politiche, ha infatti descritto le scelte operate dai vari governi europei secondo una prospettiva diversa (ma non meno interessante) rispetto all’approccio tecnico/ingegneristico che tipicamente caratterizza i nostri eventi.

Dopo una inquadratura delle differenze storiche che tra gli anni 80 e 90 hanno portato a una forte rivoluzione del settore energetico, sono state individuate tre diverse strategie che i vari governi hanno adottato per la transizione verso un nuovo mercato dell’energia: iniziativa privata, controllo pubblico e sinergia pubblico-privato.

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L’opinione di chi lavora sul campo: l’ingegnere di processo

Nel quattordicesimo incontro con la ricerca l’ing. Andrea Camporese ci ha raccontato la sua esperienza e le scelte di vita che ha fatto e l’hanno portato a diventare direttore tecnico di ENER MAC. Ci ha dato modo di capire meglio quale sia il lavoro di un processista. Il processista è quell’ingegnere che lavora in campo energetico a stretto contatto con ingegneri elettrici, meccanici, dell’automazione etc. facendo loro da supervisore e talvolta si occupa anche degli aspetti commerciali. Cosa importante, che può fare la differenza, ma che spesso viene dimenticata, è lo stare a contatto con le basi della produzione, sia per vedere ciò che viene effettivamente progettato come funziona, sia perché gli operai a volte riescono a dare spunti che stando in ufficio è impossibile ricevere. L’ingegnere dovrebbe quindi seguire ogni fase del processo in modo da potersi migliorare ed essere veramente consapevoli di ciò che si fa.

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