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Il primo progetto è rivolto alla creazione di un sistema di rating per valutare la sostenibilità energetica delle amministrazioni locali o nazionali, estendibile però in futuro a molti altri settori.
Questo sistema di certificazione rappresenterà un valido strumento per comprendere in maniera immediata quanto un’amministrazione sia virtuosa sotto l’aspetto energetico e ambientale, quanto si discosti dalle altre realtà territoriali e quali e quanti progressi ha fatto nel tempo e potrà ancora fare.
Lo scopo principale è di stimolare le amministrazioni ad aumentare il risparmio e l’efficienza energetica e a ridurre le emissioni, permettendo loro di arrivare ad appartenere alle classi di certificazione più virtuose: questo comporterebbe un guadagno non solo economico, ma anche di immagine per l’amministrazione stessa. L’intero sistema è basato sull’attribuzione di crediti, che si possono ottenere solo raggiungendo alcuni obiettivi prefissati. Ad ogni credito è affiancato un punteggio, variabile a seconda dell’importanza dell’obiettivo raggiunto. Il punteggio finale determina la classe di appartenenza. Per stimolare anche in futuro a migliorare la propria posizione, i livelli minimi necessari per ottenere i crediti sono destinati a crescere: per questo motivo, un’amministrazione in cui non ci fossero progressi potrebbe essere declassata, pur non avendo peggiorato la propria condizione.
Uno dei principali problemi riscontrati nella stesura di questo rating è l’assenza di dati per effettuare delle valutazioni preliminari sull’attuale situazione italiana; per questo motivo la raccolta degli stessi rappresenterà un requisito molto importante per ottenere una valutazione positiva. Il secondo problema è la forma che devono avere i quesiti posti, per tradurre un concetto tecnico e renderlo fruibile a chi sarà chiamato alla compilazione del rating. In realtà formulare in maniera chiara i diversi quesiti ha anche lo scopo di evitare qualsiasi forma di ambiguità a cui ci si potrebbe ancorare per ottenere dei vantaggi immeritati. Accade infatti che le agenzie di rating siano riluttanti a penalizzare i propri utenti, che le pagano per gestire l’intero sistema di valutazione.
Uno sviluppo futuro di questo progetto potrebbe esser quello di utilizzarlo in ambiti diversi da quello energetico, ma sempre fondamentali per lo sviluppo e il benessere di una certa area geografica (come ad esempio il turismo, i trasporti, l’acqua, il welfare, ecc.). Correlando tra loro i risultati ottenuti si avrebbe una panoramica completa della situazione economica e sociale di una certa zona.
Nella seconda parte dell’incontro è stato presentato un software (GIS) tramite cui si vuole stimare il potenziale di produzione da fonti rinnovabili di una certa area geografica.
A differenza delle previsioni economiche o macro energetiche, in cui si utilizzano macro indicatori, per questo studio ci si basa prevalentemente sulle caratteristiche geografiche, fisiche e morfologiche di una certa regione (da cui il potenziale dipende fortemente), affiancandole alle principali entità civili presenti in essa. Tramite questo software è infatti possibile scaricare molte mappe e anche molti dati da un portale cartografico, da atlanti o dagli archivi catastali, e visualizzare su di esse anche edifici (civili o industriali) ed infrastrutture (come strade, ferrovie, linee elettriche, metanodotti, ecc.) presenti sul territorio. In questo modo è possibile valutare quali siano le zone più adatte allo sfruttamento di una determinata fonte energetica, fornendo solide argomentazioni per futuri investimenti in quella direzione.
Un altro beneficio che si otterrebbe archiviando a livello regionale o nazionale i dati raccolti in diverse comunità sarebbe quello di creare un database a cui appoggiarsi per effettuare analisi del territorio molto accurate, utili per definire quali debbano essere le politiche da seguire.
Entrambi i progetti del dott. Disconzi rappresentano dei potenti mezzi con cui è possibile trarre degli indicatori per rappresentare la situazione energetica e/o ambientale di un territorio e, successivamente, capire quale sia il modo migliore di agire per migliorarla. Al momento non sono ancora operativi, ma alcune amministrazioni si sono dette interessate al loro futuro utilizzo.
Chi è il dott. Fabio Disconzi
Fabio Disconzi, laureato con lode a Padova nel 2005 in Ingegneria Meccanica VO, dopo un’esperienza lavorativa di un paio d’anni frequenta nel 2007 il Master di secondo livello in Fisica e Ingegneria dei Plasmi presso RFX. Nel triennio successivo frequenta la scuola di Dottorato in Ingegneria Industriale, specializzazione energetica. Dopo il Dottorato ha potuto approfondire i temi relativi alla valutazione del potenziale energetico delle fonti rinnovabili, conseguendo un assegno di ricerca. Attualmente è assegnista di ricerca per il Dipartimento di Ingegneria Industriale (DII, ex Dipartimento di Ingegneria Elettrica DIE) presso l’Università degli Studi di Padova.
Martedì 27 novembre, ore 18.00, secondo appuntamento de “Il martedì della ricerca”.