LA STRATEGIA ENERGETICA SECONDO FIRE
28 novembre 2012La Federazione considera la SEN interessante dal punto di vista degli obiettivi e dei propositi, ma non risolutiva ed esaustiva.
Entrando nel dettaglio e soffermandosi sull’efficienza e il risparmio energetico, campo di operatività e studio della FIRE, la criticità più evidente della SEN è la sottovalutazione delle problematiche proprie dell’uso dell’energia e delle relative barriere, per quanto citate nel documento, e un divario forte fra gli obiettivi e la realtà del sistema paese.
Ecco i principali suggerimenti presentati al MSE:
si nota in diversi provvedimenti una suddivisione di compiti tra i vari soggetti. Questo è un elemento critico. Sul conto termico, ad esempio, si chiamano in gioco l’Autorità per l’energia elettrica e il gas (AEEG), l’ENEA e il GSE. Una tale parcellizzazione di compiti rischia di rendere poco efficiente la gestione e di produrre conflitti fra i soggetti attuatori, invece di stimolarne sinergie;
sui certificati bianchi, il ministero potrebbe scegliere di fissare un obiettivo cumulato sul quadriennio 2013-2016 – dai 36 ai 46 Mtep cumulati sui quattro anni –, senza chiedere il rispetto degli obiettivi anno per anno, che rimarrebbero solo indicativi… continua a leggere su www.energheiamagazine.eu