Da alghe a zucchero: dizionario ecologico dell’era post-petrolio

Il 5 giugno si celebrerà la giornata mondiale dell’ambiente. Un glossario per capire come salvare il pianeta. Per scoprire che il vero risparmio comincia dai piccoli gesti

ALGHE. Potenzialmente, il biocombustibile perfetto. Come l’etanolo, hanno impatto zero sull’effetto serra, perché restituiscono la CO2 che hanno assorbito durante il processo di crescita. Ma, al contrario dell’etanolo, che viene dal mais, non sottraggono spazio all’agricoltura e cibo ai consumatori. Purtroppo, i costi non sono ancora competitivi. Secondo la Exxon lo saranno solo dopo il 2035.

BIOMASSE. Legno, scarti, anche rifiuti. Poco pubblicizzate le biomasse sono, in realtà, nel mondo, l’energia alternativa più comune e sfruttata. L’efficienza, cioè l’energia prodotta rispetto a quella immessa, è però modesta.

CCS. È la sigla per “cattura e sequestro dell’anidride carbonica”. Con questo processo, la CO2 emessa quando si bruciano carbone o gas per produrre elettricità viene isolata, immagazzinata e stivata nel sottosuolo. Insomma, “pulisce” i combustibili fossili. È la soluzione che preferirebbero i grandi gruppi del settore elettrico. Due i problemi. Anzitutto, i costi della Ccs sono alti e, per questo, le aziende chiedono corposi sussidi statali. Il secondo problema è il timore che la CO2 riaffiori in superficie.

DESERTEC. Progetto visionario, che consentirebbe di soddisfare il 15 per cento del fabbisogno di energia dell’intera Europa. L’idea è di disseminare centrali solari ed eoliche il Nordafrica e importare, poi, una parte dell’energia prodotta lì. Promosso e sostenuto, soprattutto, dalle grandi aziende tedesche, il progetto si è arenato con la crisi e la recessione.

EFFICIENZA

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