Pubblicato da Il Sole 24 Ore il 31 Ottobre 2017
In dieci anni la raccolta differenziata in Italia è raddoppiata. Secondo il Rapporto Rifiuti urbani 2017 redatto dall’ISPRA (Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale), presentato oggi a Roma, si è passati dal 28,5% del 2006 al 52,5% del 2016. Nel Nord circa 9,1 milioni di tonnellate di rifiuti sono state gestite sulla base di questa modalità, contro le 3,5 milioni di tonnellate del Sud e le 3,2 del Centro. Il che, tradotto in percentuale, significa che la raccolta differenziata è al 64,2% nelle regioni settentrionali, al 48,6% per quelle del Centro e al 37,6% per le regioni del Mezzogiorno. Rimane il fatto che oltre 433 mila tonnellate di rifiuti urbani vengono mandate all’estero, soprattutto in Austria e Ungheria.
La più alta percentuale di raccolta differenziata si registra in Veneto (72,9%), seguito da Trentino Alto Adige ( 70,5%) e Lombardia ( 68,1%). Fanalino di coda la Sicilia con appena il 15,4 per cento. Il Lazio (42,4%) è superato dalla Campania (51,6%) . Le posizioni si invertono se si passa ad analizzare la situazione dei principali centri urbani: Roma è al 42% di raccolta differenziata (+3,2% rispetto al 2015), contro il 31,3% di Napoli (in crescita di oltre sette punti percentuali rispetto al 2015). In generale, nel 2016 Roma ha prodotto quasi un milione e 700mila tonnellate di rifiuti urbani contro le oltre 519mila tonnellate di Napoli. La capitale è il comune con oltre 200mila abitanti che ha prodotto più rifiuti urbani. […]
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