Da diversi anni il mondo della ricerca è al lavoro sullo sviluppo di una nuova generazione di tecnologie nucleari, progettate secondo criteri di sostenibilità completamente nuovi e probabilmente destinate a ridefinire in breve tempo il panorama energetico mondiale: impianti nucleari avanzati, micro-reattori modulari (SMR), centrali galleggianti, combustibile innovativo e sistemi di sicurezza passivi. Ne parliamo con il professor Marco Ricotti, ingegnere nucleare e ordinario di Impianti Nucleari al Dipartimento di Energia del Politecnico di Milano.
Nuclear power plants typically run either at full capacity or not at all. Yet the plants have the technical ability to adjust to the changing demand for power and thus better accommodate sources of renewable energy such as wind or solar power. Researchers from the U.S. Department of Energy’s (DOE) Argonne National Laboratory and the Massachusetts Institute of Technology recently explored the benefits of doing just that. If nuclear plants generated power in a more flexible manner, the researchers say, the plants could lower electricity costs for consumers, enable the use of more renewable energy, improve the economics of nuclear energy and help reduce greenhouse gas emissions.
Mercoledì 27 aprile 2016, ore 16.30, aula Ke, Dei.
Incontro con la ricerca, 7° appuntamento secondo semestre
► Argomenti trattati
Nel corso dell’incontro il nostro ospite ha trattato il tema della fusione energetica con particolare riferimento al coinvolgimento dell’Italia, ed in particolar modo di Padova, nel progetto di ITER.
In un primo momento il sig. Fulvio Auriemma, ricercatore presso il Consorzio RFX di Padova, ha illustrato brevemente il processo di produzione di energia elettrica da fusione nucleare e le tecniche ad oggi in uso per il confinamento del plasma nel reattore e per il riscaldamento del sistema. I tipi di confinamento sono essenzialmente di due tipi: inerziale e magnetico (quello adottato da ITER); per raggiungere le alte temperature necessarie al processo di fusione nucleare vi sono invece tre diverse strade percorribili: riscaldamento ohmico, riscaldamento mediante onde elettromagnetiche, iniezione di particelle veloci che cedono energia per mezzo delle collisioni (metodo in realizzazione all’RFX).
Ad oggi la strategia europea per l’inserimento in rete di energia elettrica a partire da fusione nucleare prevede diverse missioni, tra cui lo studio dei sistemi operatori del plasma reattoriale nella configurazione Tokamak e l’estrazione della potenza (concetto di divertore). (more…)
Mercoledì 9 marzo 2016, ore 16.30, aula Ke, Dei.
Incontro con la ricerca, 1° appuntamento secondo semestre
► L’ ospite
Giuseppe Zollino è Professore associato presso la Scuola di Ingegneria dell’Università di Padova. Laureato a Padova in Ingegneria Elettrotecnica, ha conseguito il diploma del corso di perfezionamento in Ingegneria del Plasma e della Fusione Termonucleare Controllata. È stato ricercatore presso l’Istituto Gas Ionizzati del CNR a Padova, ed è attualmente titolare degli insegnamenti di Tecnica ed Economia dell’Energia e di Impianti Nucleari a Fissione e Fusione. Svolge tuttora attività scientifica presso il Consorzio RFX, di cui è membro del consiglio di amministrazione, in rappresentanza dell’Università di Padova. È autore o co-autore di numerosi interventi e pubblicazioni, di cui oltre 80 su riviste scientifiche ed atti di congresso internazionale, sulle tecnologie per esperimentidi Fusione Nucleare, sulla Tecnica e l’Economiadell’Energia e sulla Politica Energetica Europea. (more…)